Studio REPLACE–1: Bivalirudina ed inibitori GP IIb/IIIa durante PCI
Lo studio REPLACE–1 ( Randomized Evaluation of PCI Linking Angiomax to Reduced Clinical Events ) ha valutato l’efficacia della Bivalirudina ( Angiomax ), un inibitore diretto della trombina, rispetto all’Eparina durante intervento coronarico percutaneo ( PCI ).
Lo studio ha riguardato 1.056 pazienti, sottoposti a rivascolarizzazione urgente o elettiva.
Questi pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere Eparina ( bolo di 70 U/kg ) o Bivalirudina ( bolo di 0,75 mg/kg, infusione di 1,75 mg/kg/ora durante la procedura ).
Tutti i pazienti hanno assunto Aspirina.
E’ stato incoraggiato il pretrattamento con Clopidogrel ( Plavix ), mentre l’impiego dell’inibitore della glicoproteina ( GP ) IIb/IIIa è stato lasciato alla discrezionalità del medico.
L’impianto di stent è stato effettuato nell’85% dei pazienti.
Il 72% ha ricevuto un inibitore GP IIb/IIIa, ed il 56% è stato trattato con Clopidogrel.
L’end point composito di efficacia comprendeva: morte, infarto miocardico o ripetute rivascolarizzazioni prima della dimissione ospedaliera o entro 48 ore.
L’end point di efficacia è stato raggiunto dal 5,6% dei pazienti trattati con Bivalirudina e dal 6,9% dei pazienti del gruppo Eparina ( p = 0,40 ).
Emorragia maggiore si è presentata nel 2,1% e nel 2,7% dei pazienti assegnati alla Bivalirudina o all’Eparina, rispettivamente ( p = 0,52 ).
Lo studio REPLACE–1 ha fornito evidenza che il trattamento antitrombotico combinato, Bivalirudina ed inibitori GP IIb/ IIIa, è sicuro ed efficace.( Xagena2004 )
Lincoff AM et al, Am J Cardiol 2004; 93: 1092-1096
Cardio2004 Farma2004